Animata resistenza

Titre anglais : Animated Resistance
Documentaire
    Réalisé par Alberto Girotto, Francesco Montagner • Écrit par Alberto Girotto, Francesco Montagner
    Italie • 2014 • 61 minutes • Couleur
  • N° ISAN :
    non renseigné
Résumé

La poésie des collines Marchigiane. Leurs bois, leurs prés, leurs champs. Un homme et une femme marchent en silence. Il a un foulard rouge autour du cou. Simone Massi, créateur de la séquence d'ouverture jouée avant les projections à la Mostra de Venise, est un "animateur résistant". Il fait ses films en dessinant chaque photogramme, dans son atelier, dans une maison de campagne autour de Pergola. Un travail laborieux, méticuleux, extraordinaire, réalisé avec une technique très personnelle, qui procède non par ajout mais par soustraction, incision, érosion. Massi raconte sa terre, ses ancêtres, la civilisation paysanne qui a disparu pour toujours. Petites histoires oubliées de l'Histoire. Nous écoutons ses réflexions et les souvenirs de personnes âgées qui ont connu de près la guerre et la résistance.

The poetry of the Marche hills. Their woods, meadows, fields. A man and a woman walk in silence. He has a red scarf around his neck. Simone Massi, creator of the opening sequence played before screenings at the Venice Film Festival, is a "resistant animator" He makes his films by drawing every single frame, in his studio, in a house deep in the countryside around Pergola. A laborious, meticulous, extraordinary work, carried out with a technique all his own, in which material is not added but taken away, incised and eroded. Massi recounts his land, his ancestors, the peasant civilization that has vanished forever. Little stories forgotten by history. We listen to his reflections and the memories of some old people who experienced the war and the Resistance at firsthand.

La poesia delle colline marchigiane. I boschi, i prati, i campi. Un uomo e una donna camminano in silenzio. Lui porta una sciarpa rossa al collo.
Simone Massi, autore della sigla della Mostra del Cinema di Venezia, è un "animatore resistente". Realizza i suoi film disegnando ogni singolo fotogramma, nel suo studio, in una casa immersa nella campagna intorno a Pergola. Un lavoro faticoso, meticoloso, straordinario, con una tecnica tutta sua, in cui la materia non viene aggiunta ma tolta, viene incisa e scavata.
Simone racconta la sua terra, i suoi avi, la civiltà contadina scomparsa per sempre. Piccole storie dimenticate dalla Storia. Ascoltiamo le sue riflessioni e i ricordi di alcuni anziani che hanno vissuto in prima persona la guerra e la Resistenza, altro tema al centro del lavoro di Massi, che prima di diventare animatore ha lavorato anche come operaio in fabbrica.
Scorrono alcune sequenze dei cortometraggi che lo hanno reso celebre (ma sempre lontano dai riflettori, in totale solitudine e indipendenza) e insieme i luoghi che li hanno ispirati: Nuvole e mani, Tengo la posizione, La memoria dei cani, Animo resistente. Si parla di bellezza e di memoria. Della sofferenza di chi ha vissuto nella miseria più nera. Di nostalgia per un tempo in cui i valori del lavoro, dell'umiltà, dell'onestà erano il pane quotidiano.
Vediamo infine le immagini del film che ha vinto il Premio David nel 2012, Dell'ammazzare il maiale, perché nel suo cinema c'è anche l'amore per gli animali e la rabbia per le sofferenze che devono patire.
Simone Massi è un animatore umanista e animalista, è un poeta e un militante, che continua a resistere

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