La Scelta
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Réalisé par Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli • Écrit par Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli, Stefano Barabino
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Italie • 2022 • 83 minutes • HD • Couleur
- Réalisation :
Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli - Écriture :
Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli, Stefano Barabino - Image :
Stefano Barabino - Son :
Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli - Montage :
Carlotta Cristiani, Luca Mandrile, Lorenzo Martellacci, Michele Ruvioli - Musique originale :
Roberta Barabino - Mixage :
Carlo Augusto Bachschmidt, Michele Ruvioli - Étalonnage :
Marco Coradin - Montage son :
Stefano Grosso
- Production (personne) :
Michele Ruvioli, Alessandro Paolini - Production (structure) :
Carlo Augusto Bachschmidt - Coproduction :
Stefano Barabino, ZaLab Film - Ayant droit :
Carlo Augusto Bachschmidt
- N° ISAN :
non renseigné
Résumé
Pas de résumé français disponible.
"A construction site in the Alps and the fight that a number activists conduct against it. In this context, the personal reasons behind political militancy are investigated and we see that State repression reinforces individuals in their struggle, rather than weakens them. And, in an attempt to satisfy our desires, we discover that the true enemy is inside us."
(Torino Film Festival)
"Forza, coraggio e gioia!" Questo è l'invito che Luca rivolge ai suoi compagni riuniti in assemblea. È rimasto gravemente ferito mentre tentava di rallentare l'apertura del cantiere al quale il movimento No TAV si oppone. Emanuela, la sua compagna, legge la lettera che Luca ha scritto dall’ospedale in cui si sta lentamente riprendendo. Alcuni attivisti no TAV, tra i quali Marisa, Nicoletta e Paolo, tentano di disturbare i lavori del cantiere e di abbatterne le reti. Di notte, in piccoli gruppi, riescono ad entrare e danneggiare alcuni mezzi, ma il cantiere è molto grande ed è considerato dallo Stato un'opera strategica. I lavori procedono, il cantiere cresce. Il movimento prova a sostenere un partito politico che si dichiara no TAV, Nicoletta richiama la necessità di mantenere autonomia nella lotta. Arrivano i processi, i pubblici ministeri raccontano il movimento dal punto di vista dello Stato e chiedono pene importanti per gli imputati. Passano alcuni anni, Luca ed Emanuela hanno un figlio. Davide, un militante no TAV, è tornato dalla Siria dove ha combattuto nella rivoluzione del Rojava. La guerra lo ha posto di fronte a dilemmi laceranti: sia combattere che non combattere sono due scelte sbagliate. Il tentativo di fermare la costruzione dell'opera per via istituzionale è ormai fallito: in assemblea Luca invita i compagni a prenderne atto, è in semilibertà e deve rientrare in carcere ogni sera. Mentre racconta di essersi lasciato con Emanuela, riconosce che "sta all'individuo soltanto la ricerca della propria felicità". La lotta sulle reti del cantiere prosegue. Nicoletta viene arrestata e suo marito Silvano scende in paese per partecipare alla manifestazione in sua solidarietà.
Mot(s)-clé(s) thématique(s)
Sélections et distinctions
- 2023 • SiciliAmbiente Documentary Film Festival • San Vito lo Capo (Italie) • Concorso internazionale documentari
- 2022 • TFF - Torino Film Festival • Turin (Italie) • Fuori Concorso
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